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giovedì 12 dicembre 2024

Posted by Claudia on 15:30:00 in , | No comments

 
Taitù Batùl, nacque da un’aristocratica famiglia Etiope nel 1849 e visse fino al 1918.

Molto nota in Italia fino agli anni ’50, come  “Regina Taitù”, dopo quattro matrimoni falliti, Taitù sposò Re Menelik che divenne poi l’imperatore Menelik II d'Etiopia.

Taitù ebbe un grandissimo potere politico come moglie di Menelik mantenendo una forte posizione conservatrice opponendosi ai progressisti che volevano sviluppare l'Etiopia alla maniera occidentale.

In particolare l'Imperatrice Taitù fu estremamente intransigente nei confronti degli Italiani.

Il fallimento dei colloqui ebbero come conseguenza l’invasione dell'Impero etiope da parte dell’Italia.

Taitù, in maniera decisa e combattiva marciò verso nord con l'Imperatore e l'esercito imperiale ed il 1º marzo 1896 sconfisse in maniera umiliante l’Italia nella storica battaglia di Adua.

Curiose le notizie riportate dai giornali dell’epoca che danno l’annuncio della “cessazione dello stato di guerra” in Eritrea, spostando l’attenzione da valutazioni socio-politiche economiche della clamorosa sconfitta subita, al personaggio della Regina Taitù, come nelle migliori tradizioni dei giornali di gossip attuali.

Ad esempio, verso la fine del 1896, poco dopo la sconfitta di Adua un giornale riporta << .. finora tutti hanno parlato d'un soldato il quale rallegrava con le sue canzoni napoletane la bella sovrana dalla tinta d'ebano. Invece il prediletto cantore della Taitù altri non è che il tenente d'artiglieria Scala. Egli da poco ha scritto alla sua famiglia dicendo come sia trattato bene e ricolmato con splendidi doni, tanto che se non fosse attratto dal vivo desiderio di riabbracciare la sua famiglia e di rivedere il suolo natio, non avrebbe difficoltà alcuna di rimanere in Africa, presso la Corte abissina >>

Menelik, uomo dal polso debole, spesso indugiava e rinviava le decisioni sgradevoli lasciando che fosse sua moglie ad occuparsi delle situazioni più gravose e come risultato, l'imperatrice Taitù diveniva sempre più impopolare mentre Menelik rimaneva amato da tutti a corte.

Taitù diveniva così il simbolo del tipo di donna superba e dispotica che, favorita da una speciale condizione, mantiene comportamenti improntati alla vanità o avanzava pretese inopportune.

La connotazione negativa del personaggio era stata creata, a fine '800, dai resoconti dei giornalisti italiani in Etiopia che la descrivevano come una donna permalosa e arrogante che non si faceva scrupolo di contraddire il marito in pubblico.

Nacquero così vari modi di dire in Italia, molto in voga fino agli anni '50, sebbene stiano ormai scomparendo.

  • Crede di essere la regina Taitù
  • Si veste che pare la regina Taitù
  • Fai pure la regina Taitù, tanto Menelik non ti vuole più 
  • Sembra il marito della regina Taitù (per definire donne risibilmente vanitose e uomini sottomessi o boriosi)



Dopo la battaglia di Adua, si diffuse la leggenda che la regina Taitù si aggirasse nel campo di battaglia per castrare i soldati italiani, morti o feriti che fossero.



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