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mercoledì 18 dicembre 2013

Posted by vic23 on 02:16:00 in | 1 comment
Drone o aeromobile a pilotaggio remoto
Drone o aeromobile a pilotaggio remoto

Si sente sempre più spesso parlare di droni, ovvero aeromobili a pilotaggio remoto (o APR), che hanno numerosi e vantaggiosi utilizzi in ambito civile.

Il termine drone erroneamente fa pensare unicamente a “oggetti volanti” che non hanno un pilota a bordo in grado di dirigerne il volo ma, in realtà, possono essere anche terrestri e subacquei; in tutti i casi, il comando avviene a distanza tramite un dispositivo computerizzato, collegato a un ulteriore computer controllato da un pilota, e situato su un ulteriore veicolo o a terra.

Più in generale i droni attualmente si differenziano secondo diverse caratteristiche:
  • RPAS (Remotely piloted aircraft systems) che sono controllati da un radiocomando, 
  • UAV (Unmanned aerial vehicle) che hanno una certa autonomia e possono volare anche senza assistenza da terra
  • ROA (Remotely operated aircraft) e, accanto a questi tutta una serie di altri “modelli”.
Se nelle azioni militari vengono utilizzati per controllare le missioni e mettere in atto vere e proprie incursioni belliche, in ambito civile svolgono un ruolo sociale di primaria importanza, al punto che il loro impiego è stato utile in seguito al terremoto che ha duramente colpito l’Emilia Romagna nel 2012 oppure, nello stesso anno, per perlustrare e controllare la centrale nucleare di Fukushima dopo le esplosioni conseguenti al terremoto.

Da un punto di vista sociale lutilizzo dei droni non ha eguali perché permette di affrontare situazioni di rischio, ambienti in posizione particolarmente disagevole o irraggiungibile in altro modo senza che vengano messe in pericolo vite umane.

Negli Stati Uniti vengono efficacemente impiegati per monitorare e contrastare il narcotraffico e l’immigrazione clandestina ma, il loro utilizzo si va sempre più diffondendo anche per controllare zone che presentino un elevato rischio idrogeologico, per prevenire gli incendi, monitorare gli impianti e le centrali termiche, per effettuare operazioni di ricerca e salvataggio o effettuare altri controlli sul territorio.

La loro azione è utile anche in caso di archeologia preventiva, per individuare tubazioni, ordigni inesplosi, per verificare la consistenza dei terreni (anche franosi).

Grazie alla loro capacità di acquisire fotogrammi, sia ad alta risoluzione che in 3D, sia grazie alla possibilità di produrre video, i droni permettono monitoraggi che consentono di esaminare le situazioni in tempo reale e decidere in tempi rapidissimi azioni di intervento; i rilevamenti possono essere anche subacquei multibeam, side scan sonar o possono essere di magnetometria subacque per UXO (Unexploded Ordnance).


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