Curiosità e divagazioni

domenica 1 luglio 2012

Posted by Claudia on 10:42:00 in | 4 comments
I parchi scientifici e tecnologici rappresentano ormai un vero e proprio settore economico.

Il volume “I parchi scientifici e tecnologici nel Nord Italiapresenta i risultati di un'indagine sui parchi scientifici e tecnologici del nord Italia, svolta tra il dicembre 2004 ed il gennaio 2006 e sui principali BIC (centri per l’innovazione ed incubatori di imprese facenti parte di un network europeo) operanti soprattutto nel Nord Italia.

In America, Inghilterra, Francia ed altri paesi europei queste realtà sono studiate ed osservate da tempo in Italia l’opera di queste realtà è per lo più sconosciuta ai non addetti ai lavori.

Questo libro porta alla luce la genesi delle diverse esperienze, la natura dei promotori, l'attività effettivamente svolta, il grado di utilizzo delle strutture, le caratteristiche delle imprese ospiti, la specializzazione dei laboratori creati, il ruolo e il coinvolgimento delle università, la capacità di sopravvivenza economica.  Per mancanza di tempo non sono state analizzate altre realtà interessanti come quelle sviluppate in Toscana od altre con particolari criticità.  Il libro è organizzato nel seguente modo:

Primo capitolo: il primo capitolo, di natura introduttiva, presente il concetto di parco scientifico e tecnologico elaborato tenendo conto delle varie interpretazioni internazionali ed esperienze ufficiali accreditate.

Dal secondo al settimo capitolo: sono presentati i casi nord italiani raggruppati per regioni, a partire dal Piemonte, fino al Friuli Venezia Giulia. In queste realtà Le regioni hanno avuto un ruolo importante come entità politiche nel coordinare le iniziative ed a sostenerle finanziariamente.

Ottavo capitolo: sono stati messi a confronto tutti i casi precedentemente illustrati sulla base di diversi parametri e sviluppate analisi e riflessioni anche in confronto alle più note realtà internazionali.

In maniera estremamente sintetica i risultati delle indagini evidenziano con assoluta chiarezza che:
  • le dimensioni dei parchi scientifici e tecnologici esaminati sono decisamente piccole rispetto alle più note esperienze internazionali;
  • le università non hanno avuto il ruolo di primo piano nella nascita dei parchi che ha caratterizzato le esperienze internazionali di maggiore successo;
  • le società di gestione dei parchi fanno estremamente fatica a far quadrare i conti. Inoltre i Parchi scientifici e tecnologici non sono stati all’origine di ampi cluster di imprese ad alta intensità di conoscenza.
Sulla base di questi risultati l’impressione generale sembrerebbe quella di un giudizio negativo di questa esperienza ma bisogna tenere conto di altre valutazioni importanti quali la particolare situazione del contesto in cui queste realtà si sono sviluppate che portano a dire che valesse la pena allocare risorse nei parchi scientifici e tecnologici, fatti salvi alcuni casi particolari il cui errore di impostazione era evidente fin dall’inizio.

Queste esperienze hanno permesso di iniziare un percorso di apprendimento, creare figure professionali quasi inesistenti nel nostro paese, far nascere laboratori che effettivamente svolgono un ruolo di ponte tra industria ed università, sollecitando la collaborazione tra le due realtà.  Inoltre è stato possibile attivare questi centri in zone economicamente depresse, sfruttando i finanziamenti europei destinati a queste aree.

La presenza di parchi scientifici e tecnologici ha permesso di avviare un percorso originale, finalizzato non solo alla diversificazione del tessuto produttivo verso settori innovativi ma anche al rafforzamento delle competenze esistenti. Queste realtà permettono di rafforzare la competitività delle imprese sfruttando la possibilità di migliorare la ricerca e l’innovazione sui materiali.

Un punto di “perplessità” è invece il moltiplicarsi di queste realtà che portano ad un disperdersi della concentrazione delle risorse necessarie a garantire il raggiungimento della massa critica e a favorire la nascita di cluster di imprese innovative.



4 commenti:

  1. E' un peccato che siano stati in grado di fare scelte migliori... :-(

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  2. In Italia fioriscono solo pizzerie...

    ciao claudia!

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  3. Poi ci sono iniziative immobiliari che nascono sotto forma di Parco Nazionale Scientiifico, ma di questo concetto non hanno niente, anzi.
    P.S. Esperienza personale.

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